Come mamma di tre ragazzi, da sempre “infervorata” a far capire loro il valore dello studio come privilegio, ricchezza e mezzo per creare uomini liberi, ho trovato nell’Associazione la possibilità di allargare e condividere questo pensiero anche con studenti del Burundi.
Filomena e Marisa, con l’entusiasmo che le contraddistingue, mi hanno dato l’occasione di proporre a Michele, il mio ultimogenito, l’idea di condividere la gioia della Cresima con Jaspe e Junkers, suoi coetanei, dando loro la possibilità di proseguire gli studi come lui.
E poi l’incontro con Don Eric, un carismatico ”ponte” tra due mondi lontani: sembrava di essere amici da sempre, parlava a Michele come a tutti i ragazzi che segue in un linguaggio universale, fatto di quell’amore e quella vivace umanità che solo un vero educatore possiede. E…guarda un po’: pur così lontani, si scopre che Michele, Jaspe e Junkers amano lo sport, fare lavoretti, magiare patatine!! Hanno gli stessi occhietti neri curiosi, la stessa voglia di crescere, avere un futuro, scambiarsi messaggi vocali e foto tramite whatsapp. Devo confessare, questa è stata l’esperienza più bella ed emozionante. Anche a distanza cresceranno insieme e un domani, chissà, magari insieme saranno i protagonisti di una società migliore che essi stessi avranno saputo costruire. Paola Mirri