L’ambulatorio medico/pediatrico di Bujumbura è una preziosa ” oasi nel deserto”, questo ci racconta Inès Irakoze, responsabile del Centro Medico, gestito da don Eric Manirambona.
Siamo 3 infermieri e 1 tecnico di laboratorio ma, vorremmo aumentare di un’ infermiera l’organico per tenere aperto l’ambulatorio 24 ore su 24.
In media visitiamo 10 bambini e 10 adulti al giorno, non sono molti, ma tante persone non hanno i mezzi per raggiungerci per cui preferiscono affidarsi alle cure fai da te o di persone incompetenti.
Le donne partorienti sono in media 2/3 al mese, potrebbero essere di più ma, il parto non è gratuito per cui si spostano e vanno altrove, dove trovano cure gratuite.
Gli abitanti che vivono attorno all’ambulatorio sono donne sole, madri abbandonate o con mariti disoccupati.
I bambini vivono in ambienti malsani, non hanno il sapone e tutto ciò che necessitano per l’ igiene personale, il cibo e l’ acqua potabile scarseggiano e questo è uno dei motivi del continuo ammalarsi. “Noi viviamo ringraziandovi per tutto ciò che è cambiato, ai primi sintomi di malattia ci precipitiamo all’ambulatorio prima che sia troppo tardi, dove i nostri figli sono ben curati” , queste sono le parole delle mamme che si recano all’ambulatorio.
Le malattie più comuni prosegue Ines nel suo racconto, di cui ci occupiamo sono la malaria, dermatosi, parassitosi, tonsilliti, otiti, sindrome influenzali e per gli adulti ci occupiamo di malattie sessualmente trasmesse.
I casi più gravi vengono indirizzati presso gli ospedali.
Questo è una parte di quello che Inès ci ha raccontato; ci ha confidato un suo sogno, quello di curare gratuitamente almeno i bambini fino a 5 anni , ma l’ ambulatorio oggi non ha risorse a sufficienza per assisterli tutti , a causa del costo elevato dei farmaci, del personale e dell’affitto della struttura.
L’associazione Gemma Burundi OdV, si sta’ impegnando per trovare i fondi necessari per dare assistenza gratuita, nel 2021 è riuscita a raccogliere con le varie iniziative, 4000,00 euro , grazie al cuore di tanti sostenitori italiani.
L’associazione rimarrà al fianco dell’ ambulatorio e della popolazione, cercherà di realizzare il sogno di Inès e dei suoi collaboratori, che stanno mettendo anima e corpo in questo meraviglioso progetto umanitario.
Confidiamo nella vostra generosità per raggiungere l’obbiettivo.